Tecniche stereofoniche
coincidente
a microfoni distanziati
quasi coincidente
X-Y coincidente
Due microfoni direzionali sono montati con le membrane vicinissime e i diaframmi posizionati uno sopra l'altro, angolati in modo da raggiungere all'incirca le estremità dell'ensemble (come si vede nelle figure qui sotto). Per esempio si possono montare due cardioidi angolati e con le membrane sovrapposte, o anche microfoni con altri tipi di diagrammi; maggiore è l'angolazione fra i microfoni e più strette sono le impronte, più ampia sarà l'estensione stereofonica.
Tecnica Coincidente
La Tecnica X-Y Coincidente usa due microfoni direzionali simmetricamente angolati rispetto all'asse centrale.
Gli strumenti al centro dell'insieme danno in uscita un segnale identico per ogni microfono.
Durante il riascolto, l'immagine sonora data dagli strumenti centrali e percepita esattamente al centro fra i due monitor.
Ciò perchè segnali identici in ciascun canale producono una immagine che si colloca centralmente.
Se uno strumenta è posizionato verso destra; perciò il microfono rivolto a destra produrrà un segnale maggiore rispetto all'altro.
Durante la riproduzione di questa registrazione, il monitor di destra suonerà ad un volume più alto di quello di sinistra, riproducendo una immagine spostata verso destra, ovvero dove lo strumento era posizionato durante la registrazione.
L'X - Y traduce le posizioni degli strumenti in differenze di livelli fra i canali (differenze di intensità o di ampiezza). Durante il riascolto il cervello traduce queste differenze in corrispondenti localizzazioni di immagine. Il panpot nella consolle del mixer lavora con lo stesso principio. Se un canale è superiore all'altro di 15+20 dB, !'immagine si posiziona comunque nel monitor a più alto volume. Così se si vuole riprodurre la parte destra dell'orchestra nel monitor di destra, la parte destra dell'orchestra dovrà rendere un livello di segnale di 20 dB più alto nel microfono di destra rispetto a quello di sinistra. Ciò avviene quando i microfoni sono adeguatamente angolati. L'angolazione corretta si basa sul diagramma polare dei microfoni. Gli strumenti parzialmente fuori centro producono differenze di livello fra canali minori di 20 dB, cosicché essi sono riprodotti parzialmente fuori centro. Prove di ascolto hanno dimostrato che i microfoni cardioidi coincidenti tendono a riprodurre l'insieme strumentale con una estensione stereo più ristretta.
Cioè l'ensemble riprodotto non si estende completamente fra i due monitor.
Tecnica X-Y eccellente è la Blumlein, che utilizza due microfoni bidirezionali angolati di 90° e rivolti alle parti sinistra e destra dell' ensemble.
Una forma particolare di tecnica coincidente è la M-S (illustrata nella fig.). Un microfono rivolto verso la metà dell'orchestra è sommato e sottratto con un microfono bidirezionale rivolto da ambedue le parti; quest'ultimo produce i segnali per il canale destro e sinistro. Con questa tecnica l'estensione stereo può essere sottoposta a controllo a distanza (remote contro!) variando il rapporto fra il segnale di mezzo e quelli laterali. Questo remote control è utilissimo nei concerti dal vivo, dove non si possono sistemare fisicamente i microfoni durante l'esecuzione. Con la tecnica M-S si ha una eccellente accuratezza della localizzazione
Tecnica M-S
Canale sinistro=M+S
Tecnica M-S
La polarità dei lobi laterali dei microfoni è indicata con + e -
Tecnica M-S Canale destro=M-S
Le registrazioni fatte in tecnica M-S sono solitamente accusate di mancare di spazialità. Ciò può essere migliorato con una equalizzazione spaziale, in cui un circuito incrementa di 4 dB i bassi (+2 dB a 600 Hz) nel segnale laterale, detto L-R, con un corrispondente taglio nel segnale L+R o centrale. Un altro modo di migliorare la spazialità è quello di mixare un set M-S con uno più distante, circa 10÷15 metri rispetto a quello principale.
Due capsule microfoniche coincidenti possono essere montate in un singolo castello per formare un microfono stereo.
Una registrazione fatta in M-S è monocompatibile, cioè la risposta in frequenza è la stessa sia in mono che in stereo. Se i canali vengono sommati in mono, grazie al posizionamento coincidente non si verificano differenze di tempo o di fase fra i canali che possano degradare la risposta in frequenza. Se le registrazioni andranno poi in televisione, radio o film, le tecniche coincidenti si riveleranno ottime.
Microfoni distanziati (tecnica A-B)
Tecnica A-B
Microfoni quasi coincidenti ORTF
La tecnica ORTF usa due cardioidi con angolazione di 1100 e distanza fra loro di 17 cm. (ORTF sta per Office de Radiodiffusion Television Francaise). Questa tecnica dà un'accurata localizzazione; cioè gli strumenti ai lati dell'orchestra sono riprodotti nei monitor o molto vicino ad essi; quelli a posizioni intermedie nelle rispettive posizioni.
Comparazione fra le tre tecniche stereofoniche di microfonaggio
La tecnica coincidente ha le seguenti caratteristiche:
usa microfoni direzionali angolati con le membrane ravvicinate; i diaframmi si trovano così uno sopra altro; .
le differenze di livello fra i canali producono l'effetto stereo;
le immagini sono ben definite;
l'estensione stereo varia dall'essere ristretta all'essere accurata;
i segnali sono monocompatibili.
La tecnica dei microfoni distanziati ha le seguenti caratteristiche:
usa due microfoni distanziati diverse decine di centimetri;
le differenze di tempo fra i canali producono l'effetto stereo;
le immagini fuori asse sono poco definite;
l'estensione stereo tende ad essere esagerata, a meno che non si usi un terzo microfono centrale;
dà una sensazione di ambienza calda;
può dare problemi in fase di stampa del disco.
La tecnica quasi coincidente ha le seguenti caratteristiche:
usa due microfoni direzionali angolati e distanziati di pochi centimetri;
le differenze di tempo e di livello tra i canali producono l'effetto stereo;
le immagini sono definite;
l'estensione stereo tende ad essere accurata;
dà un grande senso di ariosità e di profondità rispetto alla tecnica coincidente.